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Riscaldamento a pavimento: vantaggi e svantaggi

Le nostre abitazioni sono cambiate nel corso degli anni non solo a seconda delle nuove mode e dei nuovi stili ma anche in virtù delle diverse tecnologie, che sempre più contribuiscono a ridisegnare le nostre case. 

Wi-fi, smart tv, nuove tipologie di infissi o di wallcovering, case smart con frigoriferi e scaldabagni che funzionano tramite app e molto altro ancora.

Con gli anni, ad esempio, il riscaldamento a pavimento ha rapidamente scalzato i sistemi di riscaldamento classici come termosifoni e climatizzatori

 

Cos’è e come funziona 

Come facilmente intuibile sin dal nome, un riscaldamento a pavimento prevede la realizzazione di un sistema totalmente invisibile: i tubi e le serpentine sono infatti nascosti sotto i nostri piedi, mentre le nostre pareti risulteranno libere da caloriferi e termosifoni.

Contrariamente ai sistemi tradizionali che funzionano con l’energia elettrica, inoltre, un riscaldamento a pavimento prevede un’alimentazione ad acqua riscaldata tramite caldaia o pompa di calore, quest’ultima spesso alimentata a sua volta da pannelli fotovoltaici

 

I vantaggi 

I pregi di questo sistema sono numerosi, e toccano vari ed importanti aspetti da tenere in considerazione. Proviamo a riassumerli brevemente. 

– Anzitutto, è un impianto che rispetto ai metodi tradizionali prevede un notevole risparmio energetico ed una maggiore attenzione verso l’ambiente

Un calorifero classico, infatti, necessita di acqua a 70° per poter lavorare; per un riscaldamento a pavimento, invece, è sufficiente che l’acqua arrivi tra i 30 ed i 40°. La temperatura più bassa garantisce una maggiore rapidità ed un grande risparmio

– Termosifoni e caloriferi, inoltre, riscaldano solo l’area nella quale sono ubicati. Un riscaldamento a pavimento distribuisce il calore in maniera molto più uniforme e costante, dal basso verso l’alto. 

Funziona anche in estate. Sostituendo l’acqua calda con quella fredda, infatti, il nostro impianto di riscaldamento diverrà un impianto di raffrescamento.

– Di conseguenza, oltre che di termosifoni e caloriferi, ci si libera anche dei climatizzatori, con notevoli vantaggi in ambito estetico e di spazio

– Esistono vantaggi anche per la salute. Non riscaldando direttamente l’aria, infatti, questo sistema contribuisce a mantenere la giusta umidità in casa, riducendo notevolmente la formazione di muffe e acari, nocivi per la salute. 

– In virtù degli ecobonus e degli sgravi fiscali previsti per la riqualificazione ecologica degli immobili, i costi di realizzazione possono essere ridotti fino a circa la metà. A ciò si unisce il risparmio in bolletta nel tempo. 

 

Gli svantaggi

Nonostante la vasta gamma dei pro, esistono tuttavia anche dei contro alla realizzazione di un riscaldamento a pavimento di cui è giusto tenere debito conto. 

– Sebbene questo aspetto possa essere alleviato dai già citati ecobonus, costi di realizzazione sono sicuramente più elevati rispetto alla semplice messa a terra di un pavimento, per così dire, tradizionale. 

– In caso di guasti o malfunzionamenti, i costi di riparazione rischiano di essere purtroppo maggiori a causa dell’eventualità di dover smontare il pavimento. 

– Non tutti i pavimenti sono adatti. È ad esempio sconsigliato l’uso di un parquet

 

In conclusione 

Ma, in sostanza, il riscaldamento a pavimento conviene oppure no? 

Non esiste una risposta netta e definitiva. La decisione finale è infatti estremamente soggettiva, e dipende in massima parte dai gusti e dalle esigenze di chi deve realizzare casa. 

Il nostro consiglio è quello di valutare con attenzione e senza preconcetti, meglio ancora se con il supporto di professionisti che mettano le vostre esigenze prima delle proprie.